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Commenti al testo di cristina bizzarri
Ungaretti - grandezza e complessit di un uomo

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 Cristina Bizzarri - 24/08/2014 11:27:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Sì. Quello che unisce non può mortificare.

Aminanima

 Ferdinando Battaglia - 24/08/2014 10:53:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Così si forzano i testi, che non dicono quello che gli si vuol far dire per rafforzare le proprie tesi e interpretazioni dell’esistente. Al di là di Ungaretti, l’assenza di Dio non dice ancora la sua inesistenza ed è un tema che interroga ed ha interrogato, penso soprattutto nel secolo breve - anche la coscienza dei credenti; pure nulla c’entra il richiamo alle soggettive responsabilità, che investono l’umano a prescindere dal resto. Anche Sartre sosteneva che nei confini del visibile occorre vivere nel massimo del possibile; e a Dio questo nulla toglie e nulla aggiunge.
Tornando ad Ungaretti, sarà onesto considerare tutta la sua vita oppure evitare di utilizzarne solo dei frammenti, a difesa di tesi che non sappiamo quanto sarebbero state da lui condivise se fosse ancora tra i vivi.

 Lorenzo Mullon - 24/08/2014 10:17:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Grazie, Amina.
Capisco che per tante persone è dura, durissima.
Però bisogna accettare questa assenza di Dio.
In un modo misterioso, senza saper perché, siamo "forse" ~ senza farne un dogma, ognuno verifichi, però lo faccia ~ "forse" noi i responsabili di tutta questa baracca mentale e materiale ( che poi "probabilmente" mentale e materiale sono la stessa cosa ) baracca mentale e materiale che abbiamo di fronte.
Dobbiamo assumercene completamente la responsabilità, senza nasconderci dietro un dio o "Dio" di alcun genere.
Noi "probabilmente" siamo gli unici responsabili delle meraviglie e degli orrori.
Non ce la possiamo cavare invocando la presenza benigna o malevola di altre entità.
E se riusciamo addirittura ad accettare la morte, per quello che è, un cambiamento radicale, ma solo un cambiamento, niente di assoluto, allora ci rassereniamo davvero.
Che problema c’è?

 amina narimi - 24/08/2014 02:48:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

Santa Maria la Longa 26 gennaio 1917*
M’illumino
d’immenso
(con un breve
Moto di sguardi)
Scriveva spesso cartoline postali, questa la mandò a Papini

Nelle sue notti c’erano i canti dei beduini, l’ “erotismo furente” “ Tutto è rovente, tutto si annulla in un unico colore giallo dove scompaiono i confini fra cielo e terra” ( che forse ritrovò in quella “mattina”)
E proprio come “Cielo e terra” era nata “mattina”
Le sue conoscenze si formarono sull’illusione dei miraggi, creati dalla luce accecante del deserto che tutto distrugge, per riempire il vuoto di nuove forme. Una luce che allontana l’orizzonte fino all’infinito , da qui nasce la sua poesia fatta di assenze, di miraggi
Il suo animo si è formato in quegli spazi infiniti, immensi, liberi, africani, da qui l’anelito continuo verso l’infinito nella poesia di guerra dell’Allegria cercava nei cieli alpini l’espansione del deserto , s’intrecciano due mondi due esperienze, di cui l’una sottende e “illumina” l’altra
-E’ così che sento nella “mattina” l’unione immensa che lo illumina tra il deserto e il sole delle nostre montagne tutt’uno con la terra e il cielo, ma non ancora con un Dio-
La guerra obbligò l’animo umano a un’estrema nudità- nell’estremo bisogno di immediatezza della poesia- nessuna impresa eroica la guerra ( come per i futuristi) nessuna esaltazione individuale( dannunziana)
Ma: strage di massa in cui l’uomo muore anonimo dove solo il sentirsi fratelli dà valore alla morte- tra una bomba e l’altra c’era il tempo solo per aspre verità- punto di partenza della sua ispirazione, la disperazione:
-“ Ma lampe qui sait mon agonie” diceva Mallarmè-
Lì dove scopre tra lo spavento e la pietà , momenti di fuga dagli orrori: la meditazione poetica
“"tutta l’esperienza della vita non è che una serie di naufragi; forse tutto un naufragio, ma “una docile fibra dell’universo”, passato il naufragio, e restando superstite, né si ferma né si uccide: riprende il viaggio, ricomincia a sperimentare" a trovare conforto nella natura, a sperare, a credere nella vita, ad amare.”
Dove coglie il respiro della natura, i silenzi cosmici, in quella luce dei colori del giorno i segni della purezza perduta, le misteriose voci all’origine del mondo, trasfigurandosi nelle cose poteva sentirsi parte viva del tutto:
“ Trasfigurazione”
Come una nuvola/ mi filtro/ nel sole
Mi sento diffuso/ in un bacio
Che mi consuma/ e mi calma.
Là in quel cielo di Santa Maria la Longa cercava l’armonia, dilatando l’anima :
“Vanità”
D’improvviso/è alto/sulla macerie/ il limpido stupore/ dell’immensità.
Là nella trincea dove “ la morte si sconta vivendo” il suo sforzo è continuo a catturare nell’istante una misura d’eternità..del resto lui stesso ricorderà : “ L’eternità si chiudeva nell’attimo”
il tempo si trasforma in spazio, nelle acque dell’Isonzo le acque scandite dal Nilo in poi ,condensa nella parola le zone luminose d’immagini della sua vita, dove ritrova la sua coscienza storica. È così importante la memoria come progresso dal passato al presente “ mi desto in un bagno/ di care cose consuete” “ Ho ripassato / le epoche/della mia vita Questi sono/ i miei fiumi.
Tutta Allegria è un continuo dualismo una tensione fra elementi contrastanti, tensione temporale, dove l’atto creativo della poesia si “fissa” tra il prima e il dopo:
Mi tengo a quest’albero mutilato
abbandonato in questa dolina
che ha il languore/di un circo
prima o dopo lo spettacolo
e guardo/ il passaggio quieto
delle nuvole sulla luna
( I fiumi)
negli orrori della guerra la limpidità della vette dolomitiche- due mondi opposti che si allargano ….fino a divenire Africa ed Europa
dalla vastità del deserto africano alla sue radici :
Questo è il Nilo/che mi ha visto/nascere e crescere
e ardere d’inconsapevolezza/nelle estese pianure
Questa è la Senna/ e in quel suo torbido
mi sono rimescolato/ e mi sono conosciuto.
( I fiumi)

Il carnato del cielo/sveglia oasi
al nomade d’amore
( Tramonto)

Solo dopo l’Allegria nel Sentimento del tempo ( 1919- 1935) dopo la contemplazione ridiscende sulla terra –
Dopo l’iniziale celebrazione dell’immediatezza, il carattere diventa più profondo L’Africa si fa sempre più lontana, quanto almeno l’impossibilità di ottenere l’assoluto e la seduzione del “grido” umano diventa l’unica religione nel silenzio di Dio, fino a pietrificarsi in fondo alla gola. In Allegria tutto avveniva nella fusione con la natura, riconoscendosi una docile fibra dell’universo
Ora ha letto Pascal è entrato in contatto con i teologi del cristianesimo, arriva al dibattito su Dio sottoposto all’azione della ragione, i gridi drammatici di Sentimento del tempo , le invocazioni , eppure si ribella ad ogni limitazione. L’uomo è ancora solo con sé e tutta l’umanità che soffre nell’assenza di Dio
Conosco una città/che ogni giorno s’empie di sole
e tutto è rapito in quel momento

ho visto/la mia città sparire/lasciando/ un poco
un abbraccio di lumi nell’aria torbida/sospesi
( silenzio)
E nel 1928 la svolta: a Pasqua va a Subiaco, il luogo di S. Benedetto, con un amico convertito. Segue la liturgia, fa gli esercizi spirituali. Intanto tra le sue letture compare Pascal, con la sua ansia di Dio, e tutta la sua attenzione è attratta dal senso di catastrofe che promana dal Michelangelo della Sistina.
Ma non sarà mai religione della mortificazione dei sensi.

Buonanotte inoltrata Cristina

 Cristina Bizzarri - 23/08/2014 16:17:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Oh, ciao Lorenzo! Non volevo darti un permesso. Volevo solo dire: scrivi, Lorenzo! Si potrebbe chiamare esortazione, desiderio, auspicio, imperativo con valore di invito, frase amichevole, incoraggiamento (non che tu non abbia coraggio, no no per carità non fraintendere, è un modo di dire!). In breve, un sintagma verbale con una forte sfumatura affettiva. Ma come, tu che affermi con forza e passione quello che senti, ami certamente chevlo si faccia con altrettanta passione e sincerità. Uomo, donna, trans, androgino, ermafrodito, fa lo stesso. No? E liberiamolo ’sto benedetto linguaggio. Liberiamoci dai dogmi, di qualsiasi genere essi siano. Lo ha detto anche il Papa.

 Nando - 23/08/2014 13:25:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

È ovvio che Cristina non ha bisogno di "avvocati" difensori - saprebbe farlo in modo eccellente da se stessa -, anche perché non ci sono "colpe" da cui difendersi; però non è nemmeno giusto intrrpetarne scorrettamente le parole, in un modo a dir poco pretestuoso, direi offensivo dell’intelligenza di chi legge.

 Lorenzo Mullon - 23/08/2014 12:32:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

< magari sono solo in vacanza . . . buone vacanze ! >

 Lorenzo Mullon - 23/08/2014 12:29:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

"Ciao Lorenzo, piantala di rompere le palle e scrivi, scrivi e raccontaci le tue meraviglie senza farne dei dogmi."

grazie per avermi dato il permesso di continuare a scrivere
beh, almeno ho capito chi è il vero capo qui
maggiani, la alaimo & co pare che non contino nulla
non erano loro la redazione?

 Cristina Bizzarri - 23/08/2014 11:17:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Ne sono certa Lorenzo. Ne sono certa.

 Lorenzo Mullon - 23/08/2014 11:03:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

il mondo non è nelle mani degli esseri umani

 Cristina Bizzarri - 23/08/2014 10:19:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Certo Lorenzo, tutta la storia, la storia della letteratura, la storia della filosofia, imbrigliano in reti gli uomini che hanno scritto, sentito, pensato. Per comprendere e dare forma, anche se limita! Anche il nostro scrivere qui è un imbrigliare emozioni. E il tuo sentire e il tuo parlarci è bello, autentico, un invito alla libertà di pensiero. A me tu piaci, e molto. Ma mi fai incazzare - anzi mi "rompi la fica", come a volte dico a chi mi fa incazzare perché sono donna :-D - quando sei assolutista, drastico. Il che non si addice a uno che si dice libero. Se tu lo fossi davvero la smetteresti di rompere le palle e godresti delle tue emozioni, magari rendendone partecipi gli altri - come facciamo tutti qui quando scriviamo - ma senza fare l profeta, visto che nei profeti mi pare tu non creda, o allora, profeti, lo siamo tutti, visto che tutti partecipiamo del tutto. Almeno, io la penso così e non per questo non mi sei simpatico o mi piaci, anche molto per la passione che metti in quello che fai. E, se continui a rompere le palle, non per questo mi piacerai di meno. Ma, sotto quest’aspetto, mi fai incazzare.
Chissà se sono stata chiara, a me piace essere sincera, anche se forse in questo modo mi sputtano e porgo il fianco a critiche - come sto facendo - pazienza! ma almeno l’amicizia è salva e ci diciamo le cose col cuore in mano. Mi dispiace per le parole volgari, ma, come dico ai miei ragazzi quando esagerano, "quando ce vò ce vò" . Ciao Lorenzo, piantala di rompere le palle e scrivi, scrivi e raccontaci le tue meraviglie senza farne dei dogmi.
Baci.

 Lorenzo Mullon - 23/08/2014 01:05:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

sì, di un poeta da imbrigliare

 Nando - 23/08/2014 01:03:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Buonanotte a te, Cristina.
Il mio grazie infatti non è tanto per la tesi che vi è contenuta, quanto perché mi ha mostrato la ricchezza dello "scavo letterario" effettuato da questo docente, un insegnamento per me sulla bellezza dello studio; qui, di un poeta.

 Lorenzo Mullon - 23/08/2014 01:01:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

uh, ma che tempismo, vi siete messi d’accordo?
avete un ufficio apposito?
un ufficio "cancella libertà del poeta libero"?
complimenti
certo, siamo tutti contraddittori, e male consigliati
a volte persino corrotti

rimane un urlo di libertà
m’illumino d’immenso
in cui non c’è nessun "Dio"
come la mettiamo?

 Cristina Bizzarri - 23/08/2014 00:54:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Buonanotte carissimo Nando. Mi è piaciuto il testo di questo docente
universitario di lettere a Venezia, questo suo studio su Ungaretti. Mi sembra faccia emergere in tutta la sua complessità la lunga, dolorosa, faticosa, ma anche luminosa ricerca di un uomo.

 Nando - 23/08/2014 00:44:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Grazie Cristina.